mercoledì 24 giugno 2015

Monte Camicia (2564 mt) passando per il Siella e Tremoggia 21 giugno 2015

Domenica scorsa grazie ad un miglioramento inaspettato delle previsioni organizziamo per andare sul Gran Sasso. L'idea iniziale era quella di andare sul Pizzo d'Intermesoli ma alcuni contrattempi ci hanno fatto deviare per un'escursione più breve e facile ma ugualmente molto bella.

Partendo da Fonte Vetica, località posta a circa 1600 mt di quota nella piana di Campo Imperatore, ci siamo diretti verso il Vado di Siella. Percorrendo questo tratto di sentiero ci rendiamo conto dei danni che le valanghe hanno creato quest'anno, una moltitudine di alberi divelti si incontrato nel nostro cammino.
Comunque, raggiungiamo il Vado di Siella, il vento è bello sostenuto e l'aria freschetta, nonostante sia giugno inoltrato non si riesce a stare in maniche corte. Il panorama dalla cresta è suggestivo, si riesce a vedere anche la costa croata, seppur molto debolmente.
Continuiamo la cresta erbosa, il sentiero nel primo tratto dal Vado di Siella non è molto visibile ma la via è intuitiva e non ci sono problemi. Prima di arrivare sul Monte Siella si incontrano gli unici passaggi di arrampicata dell'escursione, due punti di facile arrampicata di I°. facili ma divertenti. Raggiunto il Siella ci dirigiamo verso il Monte Tremoggia, qua si cominciano a vedere gli imponenti bastioni della parete nord come il bellissimo Dente del Lupo, dove si intravedono nel nevaio della Forchetta di Penne una quindicina di camosci.
Si arriva facilmente al Monte Tremoggia e dopo le classiche foto di rito si continua sulla cresta che ora si è fatta rocciosa e impervia, ci ricongiungiamo sul sentiero che scende per il Vallone di Vradda e qua iniziano i grandi nevai che ogni anno resistono fino ad estate inoltrata. Li evitiamo passandoci sopra (anche perché la neve ha un fondo ancora duro la mattina). Qua bellissimo il colpo d'occhio sulla parete nord, è il punto più suggestivo di tutta l'escursione.
Raggiungiamo senza difficoltà la vetta più alta della zona, nonché l'ultima del nostro giro. Peccato per le nuvole che sono aumentate con l'avanzare delle ore, dalla vetta del Camicia il panorama è bellissimo con il Gran Sasso e Monte Prena in bellissima mostra in caso di bel tempo.
Scendiamo per il classico sentiero del Vallone di Vradda che scende a Fonte Vetica. Qua facciamo un incontro inaspettato, due scialpinisti risalgono il vallone sci ai piedi, davvero notevole se pensiamo che siamo quasi a fine giugno.

Il Monte Camicia non delude mai, né d'inverno né d'estate. Anche solo semplicemente salendo per il classico sentiero del Vallone di Vradda merita molto, con il bellissimo sguardo sulla parete nord.


Località di partenza: Fonte Vetica (1620 mt)
Dislivello: 1100 mt
Sviluppo: 11,7 km
Difficoltà: EE
Gruppo Montuoso: Gran Sasso

Traccia:




Foto:
Monte Camicia visto da Fonte Vetica

Alberi divelti causa valanghe

Monte Sirente

Tratti di arrampicata salendo al Siella



Stella Alpina dell'Appennino

Salendo al Tremoggia

Dente del Lupo

Vetta del Tremoggia

Camosci sulla Forchetta di Penne

La parete nord del Camicia


La cresta particolare della parete nord

In vetta al Monte Camicia

Scialpinisti sul Vallone di Vradda

E come ogni volta, non possono mancare i classici arrosticini di Fonte Vetica :D

Tutto l'album fotografico potete trovarlo qui! Alla prossima!

martedì 16 giugno 2015

Grande anello del Terminillo 14 giugno 2015

L'escursione seguente era nei nostri piani già da qualche tempo, la zona del Terminillo ci mancava e la scorsa domenica, in occasione di una delle poche domeniche col meteo un minimo decente (che poi si è rivelato abbastanza farlocco), abbiamo deciso di andarci.

L'intenzione era quella di racchiudere in un grande anello più cime possibili, cosa che ci è riuscita benissimo.
In ordine di altezza abbiamo toccato le seguenti cime:
Monte Terminillo (2216 mt)
Vetta Sassetelli (2139 mt)
Monte Terminilletto (2108 mt)
Cima di Vall'Organo (2090 mt)
Monte Elefante (2015 mt)
Monte i Valloni (2004 mt)

Partendo dunque dal rifugio Sebastiani con un cielo abbastanza variabile e ventoso inizia la nostra escursione. Già dalla partenza il sentiero si fa ripido, saliamo dunque abbastanza veloci sul Monte Terminillo, da qui dopo le foto di rito (siamo pur sulla vetta più alta del gruppo) prendiamo la cresta che ci porta al Terminilletto e al rifugio Rinaldi. Qui c'è qualche passaggio dove mettere le mani sulla roccia, specialmente al ritorno dove si passa più a sinistra per prendere la cresta Sassetelli. Di questa cresta ne ho sentito parlare come fosse la parte più impegnativa di tutto il Terminillo o quasi, escludendo ovviamente le vie di arrampicata, io invece l'ho trovata abbastanza facile, giusto un paio di tratti di I°. Comunque dalla cresta superiamo Vetta Sassetelli e Cima di Vall'Organo, pieghiamo dunque per il vallone ghiaioso a nord del Terminillo. Questo versante del gruppo è decisamente alpino, pareti ripide di roccia e ghiaioni, qua sono presenti molte vie alpinistiche (per lo più invernali).

Raggiunto nuovamente il rifugio Sebastiani finisce la prima parte dell'escursione. Prendiamo la via per la cresta nord-est del Monte Elefante. Dopo un'oretta circa di cammino la raggiungiamo. Qua iniziano le vere difficoltà, la cresta è molto affilata ed esposta, sembra di stare sulle Apuane. Il tratto più impegnativo è un passaggio di roccia orizzontale stretto (1 mt di larghezza, 30 cm nel punto più stretto), si supera con non poche difficoltà e di certo chi la andrà ad affrontare è bene che non abbia problemi di vertigini.
Dalla vetta dell'Elefante su facile cresta erbosa si raggiunge Monte i Valloni e da qui calandosi direttamente sulla strada sterrata si raggiunge brevemente il rifugio Sebastiani. Quest'ultima parte del percorso l'abbiamo affrontata sotto una discreta pioggia che unita al vento ha reso le condizioni abbastanza proibitive.

In conclusione è un giro che consiglio per chi viene da lontano, si fanno parecchie cime e si scopre quasi tutto il gruppo del Terminillo.
La prima parte dell'escursione è abbastanza semplice per chi è già abituato ad andare in montagna. Nella seconda invece per me è stata una bella scoperta, quel po' di pepe presente lungo la cresta del Monte Elefante che ti da a fine giro un senso di risolutezza e grande voglia di ritornarci.


Località di partenza: Rifugio Angelo Sebastiani (1820 mt)
Dislivello: 1180 mt
Sviluppo: 14,3 km
Difficoltà: EE+
Gruppo Montuoso: Monti Reatini

Traccia:




Alla partenza, subito il Terminillo



La targa di vetta, notare le coordinate messe al rovescio...

La cresta Sassetelli

Monte Terminilletto - Rifugio Rinaldi

Brevi passaggi di I° sulla cresta del Terminilletto



Il versante nord del Terminillo

Monte Brecciaro e Monte Elefante

L'aerea cresta nord-est del Monte Elefante


Il tratto più esposto e delicato, la foto non rende minimamente


E ovviamente pioggia a secchi...

Tutto l'album fotografico potete trovarlo qui!