lunedì 18 aprile 2016

Monte Tarino (1961 mt) da Fiumata 17 aprile 2016

È un po' di tempo che non scrivo qualcosa sul blog, un po' per mancanza di tempo ma principalmente per la poca voglia che mi ha preso in questi ultimi mesi.

Riprendiamo mano la penna (o la tastiera in questo caso) per una nuova relazione che riguarda l'escursione di domenica scorsa.

Insieme ad un mio amico decidiamo di andare sui Simbruini, nella zona di Filettino, per un escursione molto naturalistica che percorre le sorgenti dell'Aniene. In verità volevamo andare in tutt'altra zona, sulle montagne del Velino o del Sirente, ma rimanendo solo in due abbiamo preferito stare più vicini.

Partiamo da Fiumata, parcheggiando lungo uno slargo nelle vicinanze di un campeggio, percorriamo come via di salita il vallone di Acqua Corore (sent. 693a). I primi 3 km si percorrono lungo una strada sterrata a fianco della sorgente che con piccole rapide ci tiene compagnia. Il vero sentiero inizia poco più su dopo uno sbarramento roccioso (probabilmente si forma una cascata nelle stagioni molto piovose), da questo punto la traccia si fa via via più ripida e faticosa, fino all'uscita sulla rotonda cresta boscosa. In pochi minuti si esce dunque dal bosco dove inizia a intravedersi la vicina vetta del Tarino a quota 1961 mt.
Poche chiazze di neve, dove a metà aprile si dovrebbe avere un cospicuo e continuo manto nevoso, stagione avanti di un mese e mezzo causa la scarsità di neve caduta durante la stagione invernale e il caldo che da due settimane attanaglia il centro Italia.
Dopo un ultima rampa ripida si raggiunge senza difficoltà la vetta. Il panorama è bellissimo grazie al cielo sereno, anche se all'orizzonte è presente parecchia foschia. L'unica nota dolente è il vento forte presente sulla cresta.
Dopo le foto di rito decidiamo di non pranzare in vetta e di scendere subito per l'altro versante e di mangiare in una radura, denominata Monna della Forcina, posta alla base della cresta.
La cresta est del Tarino è una piacevole scoperta, non l'avevo ancora mai percorsa. Abbastanza stretta e affilata in certi punti con un paio di passaggi rocciosi dove una mano sulla roccia per l'equilibrio è bene metterla, d'inverno con la neve penso non debba essere assolutamente banale.
In un'oretta circa arriviamo a Monna della Forcina dove mangiamo prima di intraprendere l'ultimo tratto che ci riporterà alla macchina.
Per la via di discesa prendiamo Valle Forchitto (sent. 693b), seguendo in pratica un altro ramo della sorgente dell'Aniene. Percorso decisamente più movimentato rispetto a quello di salita, qui il torrente si incassa in maniera più marcata creando rapide e cascatelle più grosse.


In conclusione consiglio questo giro per chi ha un po' di allenamento, il dislivello e la lunghezza non sono da sottovalutare (1050 mt x 15 km). La zona naturalisticamente parlando è splendida, con le sorgenti e la ricca foresta di faggi, non è neanche raro beccare qualche animale selvatico.


Località di partenza: Fiumata (925 mt)
Dislivello: 1050 mt
Sviluppo: 15 km
Difficoltà: EE
Gruppo Montuoso: Monti Simbruini


Traccia:



Foto:





Salendo per il Vallone di Acqua Corore
All'uscita del bosco
Poche chiazze di neve sopra i 1800 mt
La nostra meta



La cresta est

Monna della Forcina