martedì 30 settembre 2014

Monte Velino (2486 mt) per la Direttissima 28 settembre 2014

Finalmente dopo due settimane di stop si ritorna in montagna!

Visto il momento di bel tempo decidiamo di fare una via lunga e varia, la scelta ricade sul Velino per il sentiero 6 (chiamata anche Direttissima). Questa via l'ho già fatta l'anno scorso e per me è risultata essere una delle vie più belle che abbia mai fatto, c'è di tutto: Sentiero normale, sentiero ripido, ghiaioni, tratti di facile arrampicata, via di cresta, canalini, condito tutto con un dislivello di circa 1600 mt. Poco o tanto questo dipende solo dall'allenamento personale.

Visto il dislivello partiamo abbastanza presto, prima delle 7:30 siamo già in cammino. Il percorso dopo un breve tratto di strada sterrata diventa ripido e sfiancante, superato il bivio per il sentiero 5 (fatto in discesa) c'è il primo tratto di facile arrampicata (I° e I°+), passato senza particolari difficoltà, anzi risulta essere anche molto divertente. Il sentiero ora diventa erboso/terroso con pendenza non troppo forte, si raggiunge velocemente così la fascia rocciosa. Qua i tratti di arrampicata sono più frequenti e dopo qualche passaggio di I° si raggiunge la parte più spettacolare e particolare dell'intera escursione, un canalino strettissimo di circa 60 mt di dislivello. Si entra nel canalino tramite un punto di II° (qualcuno ci ha ancorato una corda ma non raggiunge il fondo risultando di fatto quasi inutile). Il canalino è una goduria da salire, non è difficilmente tecnicamente ma per chi è un po' grosso come me sarà obbligato a togliere lo zaino, comunque molto molto divertente.
Dopo questo passaggio usciamo finalmente in cresta, il vento in questa parte del percorso è molto forte e nonostante le temperature miti ci obbliga a coprirci. In 30/45 minuti siamo in vetta, stanchi ma contenti di aver ripetuto questa via.
Dopo aver mangiato e scattato qualche foto scendiamo per il sentiero 5, è un sentiero sulla cresta parallela a quella dove si sviluppa la Direttissima, ha pochi passaggi di arrampicata ed è decisamente più facile.

Arrivati alla fine della via decidiamo di fare una visita alla Grotta di San Benedetto, risaliamo per 200 mt di dislivello e arriviamo alla grotta (gli ultimi metri della via sono assicurati con una catena). Molto bella e particolare.

In conclusione, un bellissimo percorso che sicuramente almeno una volta l'anno mi sentirò in obbligo di fare. Per chi viene a fare escursionismo in Appennino, non posso che consigliargli di fare questa via.


Località di partenza: Massa d'Albe (915 mt)
Dislivello: 1570 mt - 1790 mt con inclusa la Grotta di San Benedetto
Sviluppo: 13 km - 14,3 km se si passa per la Grotta
Difficoltà: EE (Tratti di I° e uno di II°)
Gruppo Montuoso: Gruppo del Monte Velino
Traccia: http://connect.garmin.com/activity/601623593



Monte Velino e Monte Cafornia da Massa d'Albe


Primo tratto di arrampicata, facile


Altri tratti di arrampicata

Inizio del passaggio chiave della via

Lo stretto canalino


Fuori dal canalino si inizia a vedere la vetta

La croce del Velino

Corno Grande


Si inizia a scendere

Tratto di arrampicata in discesa su placca liscia ma non troppo inclinata

La Grotta di San Benedetto

Il tratto "ferrato" prima della grotta

La grotta

Tutte le foto qui!

lunedì 8 settembre 2014

Anello dei Monti Ernici 7 settembre 2014

Ieri sono andato con qualche amico a fare un giro sui Monti Ernici. Questo gruppo montuoso lo conosco molto poco, sono stato una volta sul Monte Viglio che non viene manco considerato Ernici bensì Cantari (sottogruppo degli Ernici).

Comunque partenza da Prato di Campoli, bella piana verde situata a 1150 mt di quota, da qui prendiamo un sentiero che entra da subito dentro il bosco e segue una valle, si supera Forca Palomba e all'uscita del bosco si prende una lunga cresta, da qui con passaggi un po' ripidi (a cercare si riesce pure a fare qualche passaggio su roccia divertente) si guadagna la vetta di Monte Scalelle (1837 mt), Monte Fragara (2005 mt) e Monte Passeggio (2064 mt), la vetta più elevata dell'intero anello. Da qui si va verso est seguendo la cresta e il sentiero si fa meno ripido, si passa il Vallone del Rio e si giunge in vetta al Monte Pratillo (2007 mt) e infine superando il Vallone del Peschiomacello si conquista con un'ultima rampa il Pizzo Deta (2041 mt), ultima vetta della giornata. Foto di rito, cibo e poi decidiamo di scendere per il Fosso di Fragara. Per prendere il fosso sulle mappe è segnato un sentiero che su terreno è praticamente inesistente, né un segno né una traccia, raggiungere la valle è comunque abbastanza elementare anche se il terreno è un po' ripido. Raggiunto l'imbocco del fosso intercettiamo il sentiero che va da Prato di Campoli al Passeggio e lo seguiamo fino al raggiungimento dell'auto.

In conclusione bell'ambiente, forse però per i miei gusti è un posto che da il meglio con la neve, ci sono bei valloni adatti allo scialpinismo. Probabilmente ci ritornerò in inverno/primavera.



Località di partenza: Prato di Campoli (1150 mt)
Dislivello: 1100 mt
Sviluppo: 12,9 km
Difficoltà: E+
Gruppo Montuoso: Monti Ernici
Traccia: http://connect.garmin.com/activity/585159738



Alla partenza, davanti a noi il Monte Scalelle


Si sale nel bosco




Si esce dal bosco e si prende la cresta, sempre in direzione Monte Scalelle





Prima di Scalelle ci si può divertire


In vetta sul Monte Scalelle


Monte Pratillo e Pizzo Deta


La cresta appena fatta


La vetta del Monte Fragara


Monte Passeggio


In vetta sul Monte Passeggio


In vetta sul Monte Pratillo


La parete nord del Pizzo Deta


In vetta al Pizzo Deta


Si scende senza sentiero (sulla mappa però è segnato mah)


Il Fosso di Fragara



Tutto l'album qui!