L'escursione è stata organizzata dall'Ass. Azimuth di Roma della quale faccio parte come accompagnatore. Quindi mercoledì 15 siamo partiti da Roma alle 6 in direzione Prati di Tivo.
Il meteo pare subito buono, sereno anche se con molta foschia, anche ad Assergi (paese alle pendici del Gran Sasso) il massiccio risulta annebbiato come se fosse lontanissimo.
Comunque arrivati a Prati di Tivo prendiamo la cabinovia che ci porta fino alla Madonnina a quota 2015 mt. Da qui inizia la nostra escursione, il panorama mozza il fiato, il Corno Grande con tutto il vallone delle Cornacchie è veramente imponente, ancora resistono numerosi nevai, nonostante il caldo afoso di queste ultime settimane. In poco più di un'ora raggiungiamo, tramite sentiero molto bello con numerosi tornanti e alcuni tratti attrezzati, il bellissimo rifugio Franchetti, punto d'appoggio e strategico per moltissime vie escursionistiche e alpinistiche. Dopo aver salutato il gestore Luca Mazzoleni, che saluto nuovamente qui sul blog, partiamo in direzione Sella dei Due Corni che raggiungiamo in pochi minuti. Dalla sella si apre tutto il panorama verso il versante sud, il Pizzo d'Intermesoli la fa senza dubbio da padrone. Dopo una breve discesa si attacca la Via Danesi.
Preparato tutto il materiale, imbragati e con corda di sicura iniziamo la salita. La ferrata non inizia subito, tocca fare un 60/70 mt di dislivello su ghiaia e facile roccette prima di attaccare la prima scaletta, raggiunta la quale si sale su abbastanza veloci e diretti, circa 30 mt di dislivello di scaletta, le attrezzatura risultano essere in buono stato tranne un piolo rotto. Arriviamo quindi al punto più tecnico della via, il famoso buco, ormai levigato dai numerosi passaggi, con un po' di fatica si riesce a superare (specialmente io visto che sono grosso). Da qui si esce in cresta e si continua per facili rocce abbastanza aeree fino in vetta.
Dalla vetta purtroppo il panorama è guastato dalle nuvole che ormai si sono insediate, il tempo in ogni caso regge ancora ottimamente.
Foto di rito e iniziamo la discesa, questa volta per la via normale, dopo un tratto delicato di placca ripida inclinata raggiungiamo la cresta e da qui pieghiamo a sinistra per prendere la normale (bollinato a nuovo da poco). Anche la normale ha un passaggio a tunnel come per la ferrata Danesi, solo che questo risulta essere ben più largo e facile. Si continua passando per facili roccette da arrampicare e ghiaia. Si risale alla Sella dei Due Corni con un tratto veramente ammazza gambe e velocemente di scende giù alla Madonnina per il percorso di andata. Al Franchetti buonissima l'acqua che scende giù dal ghiacciaio, dopo una giornata del genere è molto rigenerante.
In conclusione, il percorso fatto merita parecchio, l'ambiente è imponente e stupendo. Consiglio veramente di andarci. Di contro sono rimasto leggermente deluso dalla ferrata in se, molto corta e in gran parte fatta a scalette, molto facile e non offre divertenti passi tecnici ad esclusione del passaggio nel buco che per altro non fa parte della ferrata. Mi aspettavo di meglio dalla ferrata più famosa dell'Appennino centrale e non.
In ogni caso se consideriamo l'insieme risulta essere un'escursione piacevole, forse sarebbe più indicato farla combinandola con il Sentiero Ventricini.
Località di partenza: La Madonnina (Prati di Tivo) (2015 mt)
Dislivello: 820 mt
Sviluppo: 6,8 km
Difficoltà: EEA
Gruppo Montuoso: Gran Sasso
Traccia:
Foto:
Il Corno Piccolo visto da Prati di Tivo |
Corno Grande e Corno Piccolo con il Vallone delle Cornacchie |
Bei passaggi divertenti attrezzati durante la salita al rifugio Franchetti |
Il rifugio Franchetti |
Il Glacionevato Franchetti |
La salita alla Sella dei Due Corni |
Campanile Livia |
Pizzo d'Intermesoli |
Attacco della Via Danesi |
Inizia la ferrata! |
Lo stretto pertugio alla fine della ferrata |
In cresta si inizia a vedere la vetta, nonostante le nuvole |
In vetta! |
Si inizia la discesa |
Il "buco" sulla via Normale |
Quasi alla Madonnina
Tutto l'album fotografico potete trovarlo qui!
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